Ovvero come investire sul branding, sulla propria attività e sull’innovazione di valore
sostiuendo la lotta per la sopravvivenza con la creazione di nuove proposte e alternative di mercato in cui non c’è bisogno di competere.
Per piccole e medie attività come le Farmacie, siano esse di nuova costituzione o già esistenti, è sempre maggiore la difficoltà di emergere all’interno di contesti difficili, perché estremamente competitivi e sempre più affollati.
Certo, in uno scenario privo di crisi economica, in cui abbondano investitori e clienti disposti a spendere, l’indice di prosperità sarebbe di sicuro più elevato, ma la situazione di stallo e recessione che vivono le aziende non dipende solo da questo.
Anche nelle condizioni più favorevoli, infatti, sono ben pochi coloro che riescono ad avere successo; gli altri si mantengono a galla, traccheggiando nella propria comfort zone.
Cosa vuol dire dunque distinguersi? Significa costruire una proposta unica e di valore, dotare la propria offerta di prodotti/servizi di quella personalità che occorre per renderla differente, ponendo al centro del modello di business la propria Farmacia, nel giusto mix tra brand e le persone, non inseguendo una competizione incentrata sullo scimmiottamento di formule di successo create da altri.
L’idea di base è che, al posto di concentrare tempo e attenzione sull’osservazione dei competitor e sulla reazione alle loro mosse strategiche, bisogna cercare soluzioni che accrescano il valore per i clienti.
Per rendere il brand diverso da tutti gli altri, invece, si deve conoscere cosa fa la concorrenza, come è posizionata, quali sono le leve che utilizza per catturare il pubblico e chiedersi come si può essere diversi in meglio.
Tentare di imitare i leader del mercato conduce inevitabilmente al fallimento. Se sono leader c’è un motivo: sono forti, ben posizionati, hanno maggiore esperienza, dispongono di risorse consistenti e presidiano in modo agguerrito il proprio settore.
Detronizzarli proponendo un’offerta al più simile alla loro è molto difficile (e costoso) perché godono di:
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fedeltà alla marca: i clienti non sono inclini ad abbandonare i brand a cui sono fedeli;
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notorietà della marca: il brand più conosciuto occupa sempre il primo posto nella mente dei consumatori;
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qualità percepita: i prodotti e servizi del leader vengono considerati originali, la prima scelta; quelli di chi segue un surrogato, un’offerta di livello inferiore.