FarmaWrapping, nuova immagine ad un costo sostenibile

È da sempre che mi sento rivolgere più o meno le stesse raccomandazione: “guardi architetto che devo spendere poco, ho un piccolo budget, non posso tenere chiusa l’attività, ma voglio qualcosa di bello, unico, funzionale, duraturo, magnifico, innovativo, monumentale”.

Cacchio, mica pizza e fichi.

Le possibili soluzioni per assecondare tali ragionevoli richieste potrebbero essere molteplici, ti cito solo alcuni esempi: ti appiccico un po’ di cartelli decorativi qua e là…, oppure, ti ritinteggio le pareti di un bel verde speranza, o ancora, con un’azione degna di un acclamato scenografo, ti creo un ambiente cartonato e finto, com’è giustamente finta la scenografia teatrale della pièce Romeo e Giulietta, giunta alla sua miliardesima edizione.

Allora che si fa?

Proviamo a reinterpretare i tuoi spazi/arredi, ma senza trascurare la parte progettuale, lasciando al progettista la possibilità di esprimersi.

Perché sia ben chiaro, l’unicità di uno spazio non è data da interventi con materiali costosi ed esclusivi, con intarsi in madreperla o gemme preziose, ma solo dall’azione creativa di un “essere pensante”.

Come fare a coniugare tutto questo, come vincere la sfida tra economico e design di qualità?

Al di là che credo fermamente che questo dovrebbe essere il primo obbiettivo che un bravo designer dovrebbe porsi: realizzare uno spazio attraente e funzionale, o progettare un oggetto utile e bello, a un costo sostenibile.

Diversamente, siamo tutti, o quasi, capaci di realizzare spazi fantastici no budget. Troppo facile.

Ecco, FarmaWrapping questo vuole essere, dare la possibilità a chi per diverse e comprensibili o imponderabili ragioni, non ha la possibilità o la voglia, o la convinzione, o l’esigenza, di spendere “cifre importanti” per regalarsi una nuova e meritata realtà, a beneficio anche, e soprattutto, dei suoi clienti.

Ti racconto un esempio, Key Study direbbero quelli bravi, che ben spiega la questione.

Ci troviamo a Melzo, importante centro cittadino alle porte di Milano, in una farmacia come tante.

Il cambio generazionale passa il testimone alla figlia, una brava bella e intraprendente Dottoressa, con la giusta voglia di cambiamento.

La presenza di giovani e motivati collaboratori, sempre attenti alle richieste ed esigenze dei clienti, rende ancora più pressante la necessità di “cambiare aria”. 

Lo spazio, seppure moderno e recente, necessita di una importante intervento progettuale.

Anche in ragione del fatto che si vogliono introdurre nuovi servizi, nuove proposte, con un più efficace modo di accogliere le esigenze dei cliente.

Ma soprattutto si vuole dare una nuova identità alla farmacia, che sia chiara, riconoscibile, e che comunichi qualità e attenzione.

Parlando del “gravoso” tema tempi/costi il categorico input della commitenza, è quello di realizzare un intervento non invasivo, contenuto dal punto di vista economico, e che soprattutto possa essere realizzato in tempi brevissimi…., cacchio mi dico…, ma qui si parla di FarmaWrapping ??

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