Oggi non sentiamo parlare di altro, non vogliamo altro che “tornare quelli che eravamo prima”. Dobbiamo cogliere oggi l’opportunità per essere domani migliori sia come Persone sia come Professionisti pronti a cogliere quegli spunti di crescita che ci vengono offerti dal vissuto terribile di questo periodo.
Perché cogliere la possibilità di somministrare il vaccino in farmacia la dobbiamo considerare come un’opportunità da non perdere?
Perché questo consente di rialzare l’asticella della Professione di Farmacista che negli ultimi tempi è scivolata sempre più verso l’ambito commerciale più stretto con tutte le problematiche che la cosa comporta.
Confronto impari con la grande distribuzione, con le Catene nate grazie alla legge 124 del 2017 che possono vantare posizioni di privilegio con i Distributori che spesso sono anche proprietari di farmacie, ora c’è la concreta possibilità di riportare al centro l’ambito medico-scientifico della Professione.
La domanda che sorge spontanea è:
Tutto questo oggi assume una valenza importantissima, ma una volta finito il periodo emergenziale cosa succederà, perché pensare ora di riorganizzare lo spazio all’interno della farmacia , perché prendere in considerazione l’ipotesi di cambiare gli arredamenti se tra qualche mese l’emergenza sarà finita e tutto tornerà come prima?
Nulla tornerà come prima, la pandemia ha segnato un punto di non ritorno, da oggi si potranno somministrare vaccini (non solo Covid), offrire consulenze in ambito sanitario direttamente in farmacia quindi non solo vendere farmaci e/o prodotti, si potranno mettere a disposizione di medici e specialisti spazi all’interno della farmacia , questo significa che il Farmacista e la farmacia stessa potranno finalmente essere riconosciuti da tutti i Cittadini per quello che effettivamente rappresentano:
Il primo, più vicino e capillare presidio sanitario sul territorio a supporto del Servizio Sanitario Nazionale.
Già ma questo non mi penalizza sotto il profilo del fatturato? perché alla fine io Farmacista a quello comunque devo pensare.
La risposta è tanto semplice quanto stimolante per gli spunti di riflessione che offre:
NO non mi penalizza anzi, le prestazioni sanitarie che andranno ad essere offerte serviranno a RI-portare in farmacia quelle persone che oggi prediligono l’acquisto online, l’e-commerce, quelle persone che oggi entrano frettolosamente in farmacia ed hanno “perso” il gusto dell’acquisto d’impulso.
Entro in Farmacia, mi guardo attorno, VEDO un prodotto che non pensavo di acquistare ma proprio perché l’ho semplicemente visto e magari proposto in offerta, lo acquisto. Il mantra deve essere:
Riportiamo in Farmacia quante più persone possibili senza svilire la professione del farmacista